Il salotto, un modo di vivere.
Il salotto è il locale usato abitualmente per ricevere ospiti, amici, conoscenti. Si tratta dunque, di un ambiente di rappresentanza, di riunione, per cui l’arredamento deve essere caratterizzato dalla presenza di comode poltrone, ampi divani e da complementi d’arredo che contribuiscano a creare un’atmosfera di intimità e di distensione. La parte più importante del salotto è costituito dai divani e dalle poltrone. Già nel XVII secolo il mobile formato da più sedili, poi comunemente denominato salotto, entrò a far parte dell’arredamento dapprima negli ambienti istituzionali, poi passò ad abbellire e completare le dimore signorili; infine venne adottato anche nelle case comuni.
Il salotto costruito a regola d’arte non è solo un insieme di comodi ed invitanti mobili, è di più:
- per il costruttore esprime un’antica cultura del lavoro nata dai maestri artigiani, le cui radici si sono diffuse da secoli in terra di Brianza;
- per l’acquirente è il segno di un personale stile di vita, di intelligenza e buon gusto nell’arredo della casa.
A Meda, in questa terra di Brianza, patria del mobile, sessant’anni anni or sono, Emilio creò la bottega d’arte Emilio Monti. La bottega era situata in pieno centro storico, lungo la salita di via san Martino al civico 12 in una corte tra le più caratteristiche del paese. Casa e bottega, affetti ed interessi, amicizie e rapporti di lavoro erano il modo di vivere di quel tempo. Il mestiere lo si imparava da giovani, prima come garzoni, poi compiuta la maggiore età ci si metteva in proprio. E lavorare non era solo un fare ma un quotidiano creare, una vera arte tramandata da generazione in generazione.
Una notevole capacità creativa unita all’intraprendenza e all’esperienza maturata soprattutto attraverso la collaborazione con imprese assai affermate sul piano nazionale ed internazionale contribuirono in modo determinante all’affermarsi della bottega.
Esterno ed interno corte di via San Martino – Prima sede della bottega di Emilio Monti (cortesia di Umberto Lanzani)
Reclame azienda anni sessanta.
Nel 1990 il figlio Paolo, dopo aver condiviso per un ventennio l’attività con il padre e gli altri fratelli decide di cambiare rotta e creare una propria bottega. Nasce la TPM - TAPPEZZERIA PAOLO MONTI che si avvale dell’apporto dei figli Davide, Luciano e della collaborazione di operai specializzati.
1967, Diploma di qualifica professionale. 2005, Paolo mentre prepara l’imbottitura tradizionale.
Paolo è un maestro nel suo mestiere. Formatosi nella bottega paterna perfeziona le sue conoscenze tecniche frequentando per diversi anni la scuola professionale per tappezzieri ATISEA (Associazione Tappezzieri in Stoffa ed Affini) di Milano già Società di Mutuo Soccorso fondata nel 1860.
Qui, negli anni sessanta, tappezzieri di antica data, architetti di lungo corso e professori di vecchio stampo hanno saputo dare il meglio di sé nel forgiare giovani artigiani capaci di conoscere, comprendere e far buon uso delle nozioni e delle lezioni pratiche insegnate.
Sede di via Cristoforo Colombo 82, Meda. La lavorazione del capitonnè.
La TPM è situata in via Colombo in una struttura adeguata posta in una zona ben servita dalle infrastrutture.
L’azienda non ha perso tempo ed oggi con la terza generazione che prosegue nella tradizione pone sul mercato una prestigiosa collezione di manufatti caratterizzati da uno stile altamente raffinato e di un personalissimo designer che abbraccia sia il classico che il moderno.
Gli elementi che compongono i divani TPM sono semplici ma nello stesso tempo solidi e resistenti all’usura:
- la stabile struttura in legno massello del fusto;
- le cinghie ad alta resistenza che permettono una maggiore elasticità della seduta nei divani moderni o in alternativa i molleggi in acciaio dei salotti classici;
- il poliuretano espanso che riveste il telaio formando una imbottitura garantita nel corso degli anni, mantenendo inalterate le forme e le caratteristiche originali, assicurando, dunque, il confort naturale della seduta;
- i cuscini sono imbottiti in piuma d’oca e/o con un inserto in poliuretano;
- il tessuto varia dagli “operati” lavorati con telaio jacard quali i “Damasco” o i “Lampasso”, ai “Broccati” che danno nobiltà al manufatto classico, ai velluti, o tela di cotone dei salotti moderni a volte rivestiti da pratici sfoderabili;
- la pelle di prima qualità lavorata nelle migliori concerie venete e toscane.
Il ciclo di produzione.
L’affidabilità della bottega TPM è il frutto di un sapiente connubio tra conoscenza ed esperienza dell’arte classica nel “far salotti” e capacità unita alla volontà di rinnovarsi avviandosi sulla strada del salotto moderno. Un equilibrio ogni giorno rinnovato dall’apporto di idee e progetti di architetti. Presenteremo qui di seguito le fasi di lavorazione del manufatto che, essendo prodotto in una bottega artigiana, nulla ha a che vedere con la produzione di serie. Qui ogni imbottito è unico, creato su misura dell’acquirente, in sintonia con l’arredo della casa secondo i gusti e le tendenze personali sia del cliente che dell’operatore.
Il fusto.
Dopo aver preso in considerazione le richieste dell’acquirente il falegname procede alla costruzione del fusto.
Le tavole di legno, conservate in ambiente riparato affinché si completi la stagionatura, vengono trasportate in bottega per poter essere lavorate. Per un salotto classico o moderno che andrà completamente ricoperto, come nel nostro caso, si preferisce usare il legno di pioppo, legno morbido e nello stesso tempo resistente. Il falegname posiziona sopra la tavola i modelli di cartone delle varie forme (dime) che compongono il telaio e con una matita traccia i contorni.
Con una sega a nastro a lama grossa e poi a lama sottile, si ritagliano i vari pezzi di legno. Essi vengono piallati e ridotti allo spessore voluto. Si ricavano gli incastri scavando le mortase e creando tenoni. Si predispongono anche piantaline ( frontali e braccioli), gambe intere del retro, piedini e basamento che vengono, a questo punto, congiunti per formare il telaio.
Infine si incollano i vari pezzi sino a comporre il telaio già pronto per essere imbottito. Per i fusti in stile si procede assemblando i pezzi sino a costruire il telaio, questo viene rifinito nei particolari, per poi essere smontato. Le varie parti vengono levigate, sagomate, intagliate e di nuovo riunite per essere incollate definitivamente. Il fusto è pronto per essere lucidato, laccato o dorato.
Divano grezzo in stile Divano imbottito sistema tradizionale.
Telaio di divano grezzo in pioppo in fase di imbottitura. Particolare dell’imbottirura a molle dello chienale.
Schienale di divano imbottito con linaccio vegetale. Particolare delle cinghie del sedile in juta con molle in acciaio.
L’imbottitura classica e tecnica del restauro.
Ultimati gli elementi decorativi, il fusto passa nelle mani del tappezziere che provvede all’imbottitura. La prima fase consiste nella “messa in bianco” del sedile, dei braccioli e dello schienale che compongono il fusto. Mediante l’uso di cinghie e tela, le molle vengono imbragate, appositamente bilanciate e fissate con la corda. Inoltre le molle del sedile vengono ulteriormente bloccate con un filo robusto di rame che circonda il perimetro interno del basamento, permettendo maggior resistenza al peso ed assicurando maggior stabilità. Le parti vengono ricoperte con materiale vegetale e sintetico per creare l’imbottitura della seduta sorretta e costituita dalle molle a spirale. Queste ultime, negli anni trenta dell’Ottocento rappresentarono una vera innovazione tecnica che offrì una più confortevole elasticità rispetto alla sola imbottitura in crine pieno.
La seconda fase consta nella copertura dell’imbottito con il tessuto o la pelle conciata.
L’operatore srotola la stoffa sul tavolo, con accuratezza ritaglia le forme del sedile, del bracciolo e dello schienale facendo attenzione nel centrare i disegni, (o i fiori).
Dopo aver ricoperto il salotto, se richiesto, si interviene a modificare la superficie esterna.
Nei Capitonné si inseriscono dei bottoni a distanze eguali in modo da formare un disegno regolare per lo più a losanghe che creano l’effetto a trapunta. Nello stile Biedermeier i braccioli vengono correlati da cuscini cilindrici. Si esegue la copertura del retro del salotto. Il manufatto viene impreziosito (di norma nei salotti in stile richiesti da clienti affezionati), con l’aggiunta di elementi decorativi quale profili, passamanerie, bordi, borchie lungo il perimetro del fusto.
A lavoro terminato si confezionano i cuscini; questi sono imbottiti con piuma d’oca con un inserto in poliuretano oppure in waterlilli® a quote differenziate, poi rivestiti di stoffa o pelle e posizionati sopra il sedile del salotto.
L’imbottitura tradizionale.
Una consolidata esperienza nel campo della progettazione.
La TPM è in grado di sviluppare grazie al proprio ufficio di progettazione qualsiasi richiesta da parte del cliente garantendo un attento servizio: si eseguono sopralluoghi a domicilio, rilievi, misure e preventivi gratuiti.
L’azienda è anche interlocutrice privilegiata con importanti studi di architettura e professionisti del settore, ottenendo così una consolidata collaborazione atta a soddisfare le più svariate esigenze di una clientela in continua evoluzione. L´esperienza artigianale, tramandata di padre in figlio da tre generazioni assicura un attenta metodologia nell´eseguire tradizionalmente ogni singolo lavoro. La bottega nel rispetto dei corretti parametri di qualità esegue rifacimenti e restauri di manufatti tenendo fede alle tecniche di lavorazione originali quali l’uso di molle metalliche e materiale vegetale sia sui sedili che sugli schienali e braccioli e con l’impiego, su richiesta, anche dei di chiodi al posto delle graffe.
L’imbottitura moderna.
Nei salotti di tipo moderno il molleggio del sedile è assicurato da solide cinghie elastiche. Le parti vengono poi ricoperte da schiumato di poliuretano espanso che ne assicura la stabilità, la durata, la robustezza e l’inalterabile forma originale. A lavoro terminato, come nell’imbottitura classica, i cuscini, vengono rivestiti con stoffa o pelle e posizionati sopra il sedile del salotto.
Divano componibile moderno sfoderabile. Divano Classico sfoderabile.
Il tessuto e la pelle conciata.
In pratica si tratta della seconda fase che caratterizza il ciclo dell’imbottito. Il salotto viene rivestito o con un tessuto o con pellami di vario tipo e colore.
L’operatore srotola la stoffa sul tavolo, con accuratezza ritaglia le forme del sedile, del bracciolo e dello schienale da rivestire facendo attenzione di centrare i disegni rilevati sulla stoffa.
Dopo aver ricoperto il salotto, se richiesto, si interviene a modificare la superficie esterna.
Ritorna alla memoria Francesco figlio di Pietro di Bernardone artigiano e mercante di stoffe di Assisi, divenuto il santo più venerato del mondo. Il padre ben volentieri avrebbe lasciato al figlio la conduzione della sua fiorente attività ma ben altri erano i disegni stabiliti per lui. Papi, imperatori e sultani si inchinarono a così tanta saggezza e sapienza.
Questo breve ma significativo tassello della storia medievale ci fa comprendere quanto fosse radicata in Italia l’arte della tessitura.
Il tessuto è un manufatto costituito da un insieme di fili ricavati da fibre naturali(cotone, lino, seta, lana) intrecciati fra loro mediante l’opera della tessitura e secondo un determinato ordine. Questo intreccio viene denominato “armatura” dove i fili disposti orizzontalmente (da cimossa a cimossa) prendono il nome di “trama”; quelli invece che corrono verticalmente si chiamano “ordito” o “catena”.
I tessuti vengono suddivisi in due categorie:
- lisci o uniti quando sulla tessitura i movimenti dei fili dell’ordito sono sempre gli stessi ad ogni passaggio della trama;
- operati se i fili dell’ordito vengono mossi indipendentemente gli uni dagli altri secondo il disegno che si vuole ottenere.
Oggi sono molto apprezzate per la loro eleganza le stoffe stampate: tessuti con un fondo unito di color chiaro su cui vengono impressi motivi decorativi.
La Collezione TPM presenta una variegata gamma di tessuti che rivestono il salotto con grazia ed eleganza, aggiungendo quel pizzico di fantasia all’arredamento.
Nella linea dei tessuti operati, lavorati con telaio Jacquard, ampio spazio è dato al “Damasco”: una stoffa classica con armatura di raso dove il disegno si evidenzia lucido su un fondo opaco. Segue il “Lampasso” forte, liscio e lucente, dai colori contrastanti; esso è ottenuto da trame legate tanto al diritto quanto al rovescio con un fondo normalmente di raso. Infine il “Broccato” caratterizzato dal fondo composto da una trama di filati nobili e da un visibile rigonfiamento del tessuto.
Il velluti operati in cotone o seta lavorati o stampati, oltre alla bellezza aggiungono morbidezza al manufatto.
Non mancano tessuti in raso, ciniglia di cotone, imbeline e pure la pelle in molti casi arricchita di disegni decorativi.
I tendaggi.
La bottega TPM completa l’arredamento della casa confezionando tendaggi classici e moderni. La tenda non è un accessorio in più, perché oltre a creare intimità, accordandosi con tutti gli elementi dell’interno che siano pareti, pavimento, arredi e mobili, produce un forte effetto armonico che dà bellezza e luce alla casa. Il tendaggio classico si presenta con una ricchezza di accessori di grande fantasia: drappi, code, mantovane, bordi, galloni, passamanerie, braccioli, coccarde a cui si uniscono bastoni, pomoli, guide, cordoni. Il tendaggio moderno si differenzia per la sua forma a pacchetto adeguata sia per ambienti raccolti o più vissuti dal gruppo familiare.
Ed infine:
i materassi in lana. Una rarità nel mercato attuale! E una vasta gamma di materassi ortopedici e anatomici. La fabbricazione di letti ed armadi in stile o moderni sempre su misura completano l’arredamento per il reparto notte.